Orto Botanico
È gestito dall’Università di Urbino e situato in via Bramante 28, nel cuore di Urbino.
Fondazione
L’Orto Botanico di Urbino è stato fondato nel 1809 sull’area che rappresentava l’orto maggiore del convento dell’ordine dei frati minori di San Francesco sin dal 1286, già orto dell’abbazia e monastero di S. Angelo; infatti nell’anno di fondazione dell’Orto anche in Urbino, come nel resto della Regione Marche governavano i Francesi Napoleonici in seguito al trattato di Tolentino o Pace di Tolentino del 1797, che completava le clausole del precedente armistizio di Bologna il quale prevedeva la cessione ai napoleonici, da parte di papa Pio VI, di tutti i territori dello stato pontificio situati a nord di Ancona.
In seguito a tali mutamenti politici, anche l’Università di Urbino venne abolita e sostituita da un Liceo convitto su stampo francese e nuovi docenti furono arruolati, tra questi Giovanni de Brignoli da Brunhoff, nato il 27 ottobre 1774 a Gradisca d’Isonzo da una nobile famiglia e iniziato agli studi botanici dal marchese Palamède de Suffren, noto botanico Friulano. Il De Brignoli ritenne fondamentale la creazione di tale Orto Botanico per l’insegnamento della materia in ambito medico ed agrario, e da subito si adoperò per arricchire l’area che gli era stata assegnata con piante autoctone e non, tanto che nel 1812 pubblicò il primo “Catalogus Plantarum Horti Botanici Urbinatis”.
Orario di apertura:
Apertura stagionale:
dal 01 marzo 2024 al 30 novembre 2024
dal lunedì al venerdì, ore 8.30 – 13.00
Biglietto di ingresso: gratuito.
Chiusure: l’orto botanico rimarrà chiuso durante le chiusure programmate nel calendario accademico dell’Università di Urbino: www.uniurb.it/
Anche la serra che oggi, durante il periodo invernale, ospita le piante in vaso che temono il freddo, mentre nel periodo primaverile estivo è visitabile ed ospita mostre ed eventi, è stata realizzata dal De Brignoli nel 1813, due anni prima del ripristino dello stato pontificio costituito dai territori del Lazio, dell’Umbria, delle Romagne ed anche delle Marche con il congresso di Vienna del 1815. In seguito a tale ripristino naturalmente le università tornarono in auge ed il De Brignoli lasciò definitivamente Urbino in un primo momento per Milano, poi Verona ed infine Modena.
Con il ripristino dello stato pontificio, l’Orto Botanico tornò prima di proprietà dell’ordine religioso e, dopo poco tempo, del comune della città di Urbino, in seguito alla risoluzione di una questione urbanistica tra ordine religioso e comune stesso e infine, nel 1844, fu ceduto all’Università.
La facciata di oggi, così come possiamo vederla al civico 28 di via Bramante, realizzata in laterizio e di gusto neoclassico, risale al 1848 ed è opera dell’architetto Ercole Salmi, progettista anche del teatro di Urbania (PU) e Gubbio (PG). Di particolare fattura l’ingresso a volta con affreschi attribuiti ad un pittore locale, Quinto Possenti (1861-62) e la vetrata policroma che dà l’ingresso al giardino.
La mission del centro di ateneo Orto botanico dell’Università di Urbino Carlo Bo:
- Ricerca nel campo della Biologia Vegetale, Botanica, Fisiologia Vegetale, Botanica Farmaceutica; Biotecnologie Vegetali.
- Giardino Botanico: ricezione visitatori e scuole di ogni ordine e grado con guide Didattico/scientifiche, allestimento mostre ed eventi di pubblico interesse.
- Didattica Universitaria, tirocini formativi e tesi di laurea del Dipartimento di Scienze Biomolecolari (DISB).
- Mantenimento della biodiversità di specie vegetali, protezione conservazione e trasmissione alle generazioni future del patrimonio storico / vegetale presente nelle strutture dell’Orto Botanico.
- Erbario, Index Seminum.
Responsabile
Prof. Andrea Pompa (Prefetto)
Viceprefetto
Prof. Daniele Fraternale
Responsabili scientifico / Didattici
Prof. Daniele Fraternale, Prof. Andrea Pompa, Dott.ssa Michela Osnato
Personale Tecnico Amministrativo
Dott. Paolo Amadori, Dott. Filippo Bedini,
Dott.ssa Anahi Elena Ada Bucchini, Dott.ssa Laura Giamperi