L’ Orto Botanico si estende per 2200 mq ed è suddiviso in tre terrazzamenti inclinati lungo il fianco del colle dove sorge la città di Urbino.
Primo terrazzamento: Hortus simplicium
Questa zona, completamente ristrutturata e modificata nei primi del 900, è ampia e abbellita, nel centro, da una piccola vasca con alcune specie acquatiche tra cui: Nymphaea alba L.,Menta aquatica L., Myriophyllum verticillatum L., Eichhornia crassipes Solms. Da questo punto si può ammirare la lunga e imponente scalinata a tre rampe che porta all’ingresso principale dell’Orto e la serra realizzata nel 1813 dal De Brignoli e al cui interno trovano posto tutte le piante che non sopportano i freddi invernali e che solo nel periodo estivo vengono dislocate lungo i vialetti e le aiuole del giardino.
Tutto lo spazio è utilizzato per la coltivazione e allo studio delle piante medicinali (i semplici) disposte in tredici aiuole, con bordura in bosso, e raggruppate secondo le proprietà e quindi l’uso che ne deriva (piante attive sull’apparato cutaneo, digerente, sul sistema cardio-circolatorio, nervoso, genito-urinario, respiratorio,piante con azione purgativa, antiparassitaria e insetticida. Una cartellonistica aiuta il visitatore a documentarsi sulle origini storiche e scientifiche degli Orti dei semplici e della loro importanza, sull’uso delle piante presenti in ogni singola aiuola nell’ambito applicativo medicinale. Durante la visita di questo ripiano il visitatore potrà ammirare anche alcuni esemplari arborei di grande fascino posti ai margini perimetrali del giardino: Ginkgo biloba L., Picea excelsa Link. e Cedrus deodara G. Don fil.
Secondo terrazzamento
Dal giardino dei semplici alcuni gradini, affiancati da due piccole vasche, immettono nel secondo ripiano. Sul lato destro è posta una vecchia pompa in ferro battuto, opera dell’artigiano Quinto Galvani (1849). Tutta la zona è suddivisa fin dalle sue origini in aiuole rettangolari lunghe e strette che delimitano tanti piccoli sentieri. La disposizione delle specie erbacee ed arbustive, fatta secondo il sistema linneano, fu poi modificata secondo le esigenze della coltivazione e delle condizioni climatiche locali. Lungo i vialetti è possibile ammirare anche alcuni esemplari ad alto fusto: Tilia heterophylla Vent., Gleditschia triacanthos L., Calliandra houstoni Benth.Le ultime aiuole adiacenti al convento di S. Francesco,ombrose e umide, ospitano le felci.
Terzo terrazzamento
Altri quattro gradini conducono nell’ultimo ripiano del giardino anche questo strutturato a sistema come il secondo. Qui troviamo specie appartenenti a varie famiglie e un Taxus baccata L.e un imponente Fagus sylvatica L. che risalgono all’epoca della fondazione dell’Orto. Questo ultimo ripiano termina con il muro di cinta nel quale, in estate, viene collocata una parte della collezione di piante grasse.
Arboreto
A destra e dietro la serra De Brignoli, troviamo un’area dove si possono ammirare diverse piante ad alto fusto. Tra queste:il leccio (Quercus ilex L.),l’acero (Acer pseudo-platanus L.),l’ailanto (Ailanthus glandulosa Desf.),il cipresso (Cupressus sempervirens L.)e il frassino (Fraxinus excelsior L.).Piccole aiuole irregolari accolgono alcune specie da sottobosco.